Ho un desiderio infinito
di intima libertà
di parlare con Dio
senza sentirmi osservato,
giudicato, controllato.
Vorrei disporre di me
e del mondo che mi circonda
senza mai dovere
senza il bisogno di spiegare
senza chiedermi quale sia
la forza che mi spinge ad agire.
Stare nel flusso, senza alcun perchè,
essere, senza dover chiedere il permesso
senza dover domandare scusa
per ciò che sono, per ciò che è,
non riempire la giornata di parole
vuote, che girano su sè stesse
effettuando acrobazie inutili
senza riuscire a comunicare nulla
che abbia reale importanza.
Nell'infinito amore dato dal silenzio
della vita, che parla attraverso il cuore,
semplicemente essere, scoprendo la vita
che si disvela come un film
e se ne infischia delle domande
dello spettatore, passivo e curioso.
